LUCE

Testo e Musica di Francesco Saverio Mongelli

Quante donne tristi, calpestate come sigarette spente
da padroni pronte a trattarle come bestie.
Schiave ignare di uomini con dieci, cento, mille certezze,
arrese ad un destino che non hanno chiesto.
Piegate ad una violenza
con le sembianze dell’amore.

Spogliatevi ora da una vita che non vi appartiene,
fatevi accarezzare dal sole,
baciare dal mare e uscite dal buio
di una gabbia che aprire dipende da voi.

Le vostre lacrime in una democrazia negata,
forse mai cercata, ovunque diversamente.
A undici anni siete già donne, quasi mamme,
mogli di uomini a voi sconosciuti.
Arrese al vostro destino, oppure violate
nel rumore silenzioso di una discoteca.

Spogliatevi ora da una vita che non vi appartiene,
fatevi accarezzare dal sole,
baciare dal mare e uscite dal buio
di una gabbia che aprire dipende da voi.

© 2015

Pubblicato da Francesco Saverio Mongelli

Classe 1997, barese. Autore di canzoni, poesie, saggi, articoli. Musicista e scacchista, appassionato anche di antimafia, attualità, giornalismo, arte e cinema.